LA SCUOLA NELLA SOCIETA’
Il costo standard di sostenibilità nella scuola pubblica statale e paritaria
Il Sistema Scolastico Italiano è ancora molto lontano dal garantire i diritti espressi dalla nostra Costituzione e, più in generale, dal panorama Europeo. A quindici anni dalla legge n. 62/2000, che ha definito il Servizio Nazionale d’Istruzione costituito dalla Scuola Pubblica statale e paritaria, la famiglia non ha ancora il pieno esercizio della libertà di scelta in un reale pluralismo educativo.
Ogni anno, circa un milione di famiglie decide di mandare i propri figli in una delle tredicimila scuole paritarie, dove lavorano quotidianamente più di cento mila persone. A queste scuole, che raccolgono l’11% degli alunni italiani, lo Stato destina l’1,1% delle risorse statali per l’istruzione; di questa minima percentuale l’80% circa è destinato alla fascia di età 3-10 anni (scuola dell’Infanzia e scuola Primaria). Il costo della scuola paritaria, soprattutto della secondaria di primo e secondo grado, è pertanto quasi totalmente a carico delle famiglie che la scelgono.
Ciò che si vuole dimostrare e sostenere tramite uno studio scientifico e concreto, è che semplicemente iscrivendo a bilancio tutte le spese prevedibili dell’attività scolastica e gestendole in un quadro unitario e rigoroso in ordine agli sprechi, è possibile riequilibrare i costi – senza mai cedere sulla qualità del servizio – per consentire il riconoscimento della libertà di scelta educativa della famiglia parallelamente ad un sensibile risparmio per le casse dello Stato.
Nella scuola paritaria il costo effettivo dello studente è di circa il 40% inferiore al costo dello studente nelle scuole gestite dallo Stato. È dunque urgente convincersi che la pluralità di scelta è una preziosa risorsa per lo Stato ed è indispensabile che la famiglia sia messa nelle condizioni di poterla esercitare tramite l’applicazione del criterio del costo standard di sostenibilità per allievo.
Grazie alla proposta innovativa del criterio del costo standard di sostenibilità per allievo, che garantisce una reale libertà di scelta nell’Unico Sistema Nazionale di Istruzione nel quale vivono, collaborano e competono sulla frontiera della qualità educante, scuole statali e paritarie, entrambe riconosciute come istituzioni pubbliche al servizio della persona, diventerebbe infatti possibile assicurare anche in Italia la libertà di scelta educativa della famiglia ed un risparmio annuo dello Stato.
La Buona Scuola
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